Elettrosmog anno 2021 il punto della situazione.
In Italia si è cominciato a parlare dei pericoli dell' elettrosmog dal 1992. In quel periodo le zone a rischio erano concentrate nelle vicinanze dei ripetitori FM e TV.
L' avvento dei ripetitori per telefoni cellulari ha causato una diffusione capillare del fenomeno elettrosmog che e' destinato ad un aumento inarrestabile.
Le frequenze attualmente in uso (900 e 1800 Mhz.) sono state da anni affiancate da quelle necessarie al funzionamento del
4G (1850 - 2100 Mhz.) che, trasmettendo una mole rilevante di dati digitali e necessitando di nuovi ripetitori,
ha creato un aumento consistente della radiazione di fondo.
Attualmente è in costruzione la nuova rete superveloce 5G (3600 -
3800 MHz)che comporterà l' installazione di migliaia di antenne per la
connessione all' internet delle cose.
Contemporaneamente la "Legge" ha decretato che la media delle
emissioni non venga più considerata sui 6 minuti ma sulla media delle 24
ore.
Le proteste popolari organizzate dai numerosi Comitati che sorgono
spontaneamente ad ogni nuova installazione e le Organizzazioni per la
difesa dei Consumatori, sono riusciti a fare approvare la Legge 381/98
che da 20 v/m ha portato il limite a 6 v/m (oltre le 4 ore di
esposizione) ma non sono quasi mai riusciti a far eseguire il trasloco o
lo smantellamento di un impianto.
Realisticamente, considerando queste premesse, è difficile sperare in
una diminuzione dell' elettrosmog nel prossimo futuro.
Dobbiamo abituarci a questa convivenza tentando di minimizzarne gli effetti.
Come ci siamo rassegnati all' esistenza dei ladri, difendendoci con blindature ed antifurto, al rumore con i doppi vetri..etc, così dovremo rassegnarci alla convivenza con l' elettrosmog, schermandoci almeno in quei locali dove soggiorniamo più a lungo.
In sintesi le regole di difesa sono quattro
Misurazione dell' entità della radiazione.
Distanza di sicurezza.
Limitazione del tempo di esposizione.
Schermatura della fonte, del sito abitabile o della persona.
Una soluzione avveniristica, per la casa del futuro, e' quella della schermatura elettromagnetica dei locali abitativi, in particolar modo le camere da letto e gli uffici. Il rischio e' infatti proporzionale al tempo di esposizione.
Le mura di un edificio, a seconda della loro composizione, attenuano in buona parte l' elettrosmog
anche se a volte è necessario schermarli. Le finestre sono invece completamente trasparenti alle onde (i cellulari, infatti, funzionano meglio vicino a porte e finestre).
Per risolvere tecnicamente questo problema esistono "Elettrosmog Tex" e "Elettrosmog Window" , rispettivamente un tessuto per tende e un vetro schermanti in grado di attenuare le onde elettromagnetiche (certificazione MIL). |