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Queste le sconcertanti affermazioni del Ministro ROMANI :

“LA LEGISLAZIONE ITALIANA SULL’INQUINAMENTO ELETTROMAGNETICO È TROPPO RIGIDA, FRUTTO DI UN’IMPOSTAZIONE IDEOLOGICA PIUTTOSTO CHE DI ANALISI SCIENTIFICHE …”


Esprimiamo forte disappunto per le dichiarazioni del ministro per lo Sviluppo Economico, Romani che vorrebbero addirittura aumentare i limiti per la esposizione dai 6 V/m ai 40 V/m !
Ormai numerosi, attendibili e qualificati sono gli studi scientifici nazionali ed internazionali che attestano la potenziale nocività delle onde elettromagnetiche scaturite anche da tecnologie di comunicazione senza fili, per la salute umana, vegetale ed animale, prefigurando danni al sistema neurologico, immunitario, endocrinologico e persino genotossico-tumorali, ma anche effetti che inducono ad aumentare fenomeni di elettrosensibilità nella popolazione.
Tali preoccupazioni sono state recepite dagli organismi internazionali, con significativi interventi dell’Unione Europea (Risoluzione 2.4.2009) nonché delle Agenzie di protezione ambientale e sanitaria (AIOM 2007 - EEA, marzo 2008) e da pochi giorni anche dal Consiglio d' Europa.

Il Parlamento Europeo il 27 maggio pv a Kiev discuterà il documento no. 12608 'The potential dangers of electromagntic fields and their effect pn the environment' che è una Raccomandazione rivolta a tutti gli Stati Europei sulla attuazione di un Principio di Precauzione più coeso con le sempre maggiori grida di allarme che arrivano dagli ambienti scientifici, indipendenti, sui danni, certi, che i campi elettromagnetici provocano alla salute umana, ed in particolare da parte della telefonia cellulare, WiFi sui giovani.

Sulla spinta di queste evidenze alcuni paesi europei hanno assunto importanti provvedimenti cautelativi, come la Francia, dove l’uso dei cellulari è stato proibito nelle scuole elementari e medie e la Germania, dove il wi-fi è stato vietato in tutte le scuole pubbliche sin dal 2008.
Una lista di tali interventi è disponibile qui: http://tinyurl.com/63kyymh

Appare, pertanto, imprudente e, aggiungiamo, provocatorio l’intervento del Ministro Romani che vorrebbe addirittura aumentare i valori limite odierni , che la più ampia ricerca qualificata ed indipendente chiede che vengano ABBASSATI dagli attuali 6 ai 0,6 V/m. Romani chiede di portarli a 40 V/m !!!

Purtroppo rileviamo che negli ultimi anni il grado di protezione della popolazione dagli effetti dannosi dell’elettrosmog è pressoché inesistente, a fronte del più elevato sviluppo di tecnologie inquinanti nel campo dell’energia e delle telecomunicazioni mai avvenuto nella storia.

La conseguenza è che anche nel nostro Paese sono già diffusi fenomeni nuovi, come la Elettrosensibilità, mentre si osserva un preoccupante aumento di patologie leucemiche e tumorali anche nei bambini e negli adolescenti, associati a disturbi del sonno e conseguente aggressività, depressione, ipertensione, diabete e obesità, infertilità.

E gli effetti dello stress elettromagnetico sono evidenti in giovani sempre più frequenti con una precoce caduta di capelli e occhiali da vista, tali da mostrare volti già invecchiati e inespressivi.
Viceversa, registriamo la presenza di efficaci dispositivi alternativi all’uso del wireless, (es, adattatori PLC Powerline communication ), utili a realizzare efficienti reti domestiche all’interno di abitazioni, aule scolastiche, biblioteche, ecc…

Tale opportunità, che abbatte interamente i rischi di inquinamento elettromagnetico indoor, risulta di gran lunga più rispettosa per la salute dei nostri figli e studenti.

Il Comitato Promotore della RETE ELETTROSMOG-FREE ITALIA
 
 
 
 
 
 
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